Siamo in Chianti nel comune di Gaiole in Chianti dove si trova l'antico abitato di Ama.
Qui il folclore vuole che le origini siano Etrusche, ma nella realtà la prima citazione concreta dell'abitato di Ama la si deve al Grande Marchese Ugo di Toscana che lo dona, ad occhio siamo tra il 975 ed 980 d.C., all'abbazia di San Michele Arcangelo a Marturi sita nei pressi di Poggibonsi.
All'epoca Ama era un casale fortificato ... diciamo un quasi castello e come tale segue tutte le guerre e distruzioni che si sono susseguite nel Chianti fino al 1555 ovvero fino alla caduta della Repubblica di Siena.
Ecco che tra il XVII ed il XVIII, sulle rovine dell'antico castello distrutto nel XV secolo durante le guerre contro gli Aragonesi, vennero costruite due ville: quella dei Pianigiani e quella dei Ricucci.
Mentre Villa Ricucci ha conservato le caratteristiche della Villa padronale, la Villa Pianigiani, dopo le recenti ristrutturazioni, è diventata la sede del il Ristoro di Ama ... una enoteca con cucina.
Non pensiamo che Ama conti più di 20 abitazioni, ma contiamo ben tre cappelle.
L'unica liberamente visitabile è la cappella di San Lorenzo sita, praticamente, lungo l'unica strada di Ama.
La Cappella di San Lorenzo è spoglia e si segnala solo la presenza di un crocifisso in legno.
Differente è la situazione delle altre due Cappelle site all'interno di Villa Ricucci e di Villa Pianigiani.
Presso Villa Pianigiani si trova la Cappella della Santissima Vergine del Carmine ed al suo interno è stata installata l'opera "Aima" dell'artista inglese Anish Kapoor.
Presso Villa Ricucci si trova la Cappella di San Venazio ed al suo interno è stata installata l'opera "Confession of Zero" del fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto.
Noi non siamo potuti entrare in nessuna di queste due Cappelle "private" ...
Ma come mai due cappelle, diciamo poco acecssibili, contengono importanti installazioni contemporanee?
Il motivo è semplice in quanto, verso la fine degli anni 90 del secolo scorso, presso le cantine, ma non solo, del Castello di Ama venne realizzato il progetto "Castello di Ama per l'Arte Contemporanea" un'idea originale di accoppiamento tra arte e gli ambienti del vino.
E' evidente che ad Ama non c'è più nessun antico castello, ma c'è una importante azienda agricola che produce uno dei migliori vini del Chianti.
Dai vigneti, quasi tutti coltivati a Sangiovese, si produce il Castello d'Ama e dalla piccola vigna posta in sommità del vigneto Bellavista si produce, a base di uve Merlot, "l'Apparita".
L'unico difetto di questo vino gran vino Chianti D.O.C.G. è ... il costo!
Ma anche il grande Pietro Leopoldo Granduca di Toscana diceva che qui veniva prodotto il miglior vino di tutto il Chianti ed anche Noi, nella cantina di casa, un paio di bottiglie le abbiamo.
Ma valgono talmente tanto che non abbiamo il coraggio di berle!
Ad Ama si riesce ad arrivare con ogni tipo di auto.
Fino all'abitato la strada è asfaltata.
Per la Cantina di Ama ed il parcheggio la strada è bianca, ma non sconnessa come da foto.
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