Ogni anno, il penultimo Sabato di Giugno e la prima Domenica di Settembre, si svolge ad Arezzo la Giostra del Saracino.
Probabilmente molti di Voi hanno visto qualche carriera della Giostra in qualche programma TV, ma vederla dal vivo è tutta un'altra cosa.
Sostanzialmente la Giostra del Saracino ("Giostra ad burattum") è un antico gioco cavalleresco che, come esercizio di addestramento militare, affonda le sue radici nel Medio Evo e richiama la secolare lotta sostenuta dalla cristianità occidentale per contenere l'avanzata mussulmana.
La Giostra, che dall'inizio del Seicento è una peculiarità aretina, decade nel corso del XVIII secolo fino a scomparire del tutto, almeno nella sua versione più "nobile".
Dopo una vivace ripresa popolaresca fra Sette ed Ottocento, una nuova scomparsa dopo il 1810 ed una fugace apparizione nel 1904 sulla scia della rivalutazione del Medio Evo operata dal movimento romantico, la Giostra viene stabilmente ripristinata nel 1931, in forma di rievocazione storica ambientata nel XIV secolo, assumendo rapidamente anche un autentico carattere agonistico.
Protagonisti della Giostra del Saracino sono i quattro antichi quartieri della città:
Porta Crucifera (colori verde e rosso)
Porta del Foro (colori giallo e cremisi)
Porta Sant'Andrea (colori bianco e verde)
Porta Santo Spirito (colori giallo e azzurro)
La giornata della giostra si apre al mattino con la lettura del bando da parte dell'Araldo.
Poi prosegue con il corteo storico che si snoda per le vie della città con 350 figuranti, tutti in rigoroso costume in stile trecentesco e ben 27 cavalli.
Il corteo storico della Giostra del Saracino di Arezzo è, a nostro insindacabile giudizio e Noi non abitiamo in Toscana, sicuramente tra i più belli in Italia.
Il momento saliente del corteo è la benedizione degli armati sulle scalinate del Duomo da parte del Vescovo di Arezzo.
Il torneo cavalleresco, che si svolge nella preziosa cornice di Piazza Grande agli ordini del Maestro di Campo, si apre con l'ingresso in piazza, al suono di trombe e di tamburi, del corteo storico, recante gli antichi gonfaloni della città accompagnato delle massime Autorità della Giostra: la Magistratura, la Giuria ed i quattro Rettori dei Quartieri.
Segue:
l'esibizione degli Sbandieratori (di Arezzo)
l'ingresso (al galoppo) dei giostratori
lo schieramento sulla lizza dei cavalieri di casata rappresentanti l'antica nobiltà aretina
la lettura da parte dell'Araldo della Disfida di Buratto (una composizione poetica in tre ottave risalente al XVII secolo)
il saluto di balestrieri e armigeri al grido di "Arezzo"
l'autorizzazione della Magistratura a correr giostra
l'esecuzione dell'Inno del Saracino - opera del compositore Giuseppe Pietri (1886-1946) -
la lettura, da parte dell'Araldo, della Disfida di Buratto re delle Indie
Non più d'usati onori aure cortesi
spingon, o Castro, il piede a' tuoi contorni. Sol quest'usbergo e rilucenti arnesi
premon le membra a vendicar gli scorni.
I magnanimi spirti a torto offesi, lungi dal trionfar, odiano i giorni.
Con questo del flagel più grave pondo, giuro atterrir, giuro atterrare il mondo.
Oggi provar t'è forza, empio arrogante, che merte sol vers'i Tartarei chiostri, un falso traditor volga le piante e del suo sangue il suo terreno inostri.
Ogni patto aborrisco e da qui avante vesto la spoglia de' più orrendi mostri.
Troppo infiamma il mio cuor giusta vendetta, onde sol morte e gran ruine aspetta.
Oggi vedrai, s'al nuovo campo ascendi, s'al tuo folle vantar sian l'opre uguali.
Prendi pur l'asta e fra tue strage apprendi l'armi di un falso ardir quanto sian frali.
Manda chi più t'aggrada e solo attendi, da troppo irata man, piaghe mortali.
Non più parole, omai, vo' vendicarmi:
Al campo!
Alla battaglia!
All'armi!
All'armi!
Inizia poi la gara vera e propria: i giostratori delle quattro "porte", i veri protagonisti della manifestazione, si gettano al galoppo (la corsa è detta carriera), lancia in resta, contro il Saracino, un automa corazzato, che rappresenta un saraceno armato di mazzafrusto ("detto Buratto, il Re delle Indie"), secondo l'ordine delle carriere stabilito per sorteggio la settimana antecedente la giostra nel corso di una cerimonia in costume in Piazza del Comune.
Numerosi gli imprevisti determinati dall'abilità, dal coraggio e dalla fortuna degli otto giostratori che si avvicendano sulla pista di terra battuta e in leggera salita ("lizza"), che taglia diagonalmente Piazza Grande.
Vince la competizione la coppia di cavalieri che, nel colpire lo scudo del Saracino (che presenta punteggi variabili fra uno e cinque), consegue il risultato più elevato.
Al loro Quartiere va in premio l'ambita lancia d'oro.
In caso di parità fra due o più Quartieri dopo le carriere ordinarie (due serie, una per ciascun giostratore), per aggiudicare il trofeo si ricorre ad una o più carriere di spareggio.
Al termine vengono sparati colpi di mortaio in onore del Quartiere vincitore.
Le regole del torneo, contenute in un "regolamento tecnico" che ripropone, quasi inalterati, i Capitoli per la Giostra di Buratto risalenti al 1677, sono, nonostante la veneranda età, di facile comprensione.
L'esito dello scontro fra i cavalieri cristiani e "l'infedele" resta incerto fino all'ultimo momento, a causa dei frequenti colpi di scena, che vanno dalla squalifica del giostratore (in caso di uscita dalla lizza) al raddoppio del punteggio (in caso di rottura della lancia nel violento impatto con il Saracino).
La Giostra del Saracino della Città si svolge ogni anno ad Arezzo il penultimo Sabato di Giugno in notturna (Giostra di San Donato, patrono della città) e la prima Domenica di Settembre nel pomeriggio (Giostra di Settembre).
Ore 07.00 - Primo colpo di mortaio: la sveglia
Ore 10.30 - Ritiro dei Fanti del Comune e dei Valletti della Lancia d'oro dal Duomo
Ore 11.00 - Secondo colpo di mortaio.
Esce l'Araldo ed ha inizio la lettura del Bando della Giostra alla cittadinanza.
Al suono della campana della torre civica il corteo storico si muove dal Palazzo dei Priori verso la Basilica della Pieve, piazza San Michele, Corso Italia, via Roma, piazza San Francesco.
Ore 19.00 - Terzo colpo di mortaio.
Nelle chiese di quartiere avviene la benedizione dei Giostratori e degli armati:
Porta Crucifera Chiesa di Santa Croce
Porta del Foro Chiesa di San Domenico
Porta Sant'Andrea Chiesa di Sant'Agostino
Porta Santo Spirito Chiesa di Sant'Antonio (Saione)
Ore 19.30 - Ritrovo di tutti i figuranti in Piazza San Domenico
Ore 20.00 - Quarto colpo di mortaio.
Partenza del corteo storico verso il Duomo.
Il corteo percorre via Sassoverde e via Ricasoli.
Ore 20.15 - Benedizione impartita dal Vescovo, accompagnato dalle insegne guerriere trecentesche del vescovo Ghibellino Guido Tarlati, sul sagrato del Duomo ai Cavalieri ed ai Giostratori.
Ore 20.30 - Sfilata del corteo storico per raggiungere Piazza Grande.
Il corteo percorre via Ricasoli, via dei Pileati, Corso Italia, via Roma, Piazza Guido Monaco, via Guido Monaco, Piazza San Francesco, via Cavour, via Mazzini, via Borgunto.
Ore 21.30 - Quinto colpo di mortaio.
da qui in avanti la manifestazione è a pagamento
Ingresso in Piazza Grande degli Sbandieratori della Giostra e loro esibizione.
Ingresso in Piazza Grande del corteo storico, al suono di trombe, ocarine ed al rullo di tamburi.
Ingresso in Piazza Grande dei gonfaloni con gli emblemi della Città;, del Comune, del Popolo di Arezzo e di quelli di parte Guelfa e Ghibellina.
Ingresso in Piazza Grande degli armati dei Quartieri e degli otto giostratori.
Ingresso in Piazza Grande dei cavalieri di Casata, rappresentanti l'antica nobiltà e loro schieramento sulla lizza.
Lettura della disfida di Buratto da parte dell'Araldo.
Saluto degli Armati al grido di Arezzo.
Esecuzione dell'Inno del Saracino da parte dei Musici.
Prima serie di carriere contro il Saracino.
Seconda serie di carriere ed eventuali carriere di spareggio fino alla proclamazione, da parte dell'Araldo, del Quartiere vincitore.
Consegna della Lancia d'Oro al Quartiere vincitore da parte del Sindaco di Arezzo.
Te deum di ringraziamento del Quartiere vincitore in Cattedrale.
Ore 07.00 - Primo colpo di mortaio: la sveglia
Ore 10.30 - Ritiro dei Fanti del Comune e dei Valletti della Lancia d'oro dal Duomo
Ore 11.00 - Secondo colpo di mortaio.
Esce l'Araldo ed ha inizio la lettura del Bando della Giostra alla cittadinanza.
Al suono della campana della torre civica il corteo storico si muove dal Palazzo dei Priori verso la Basilica della Pieve, piazza San Michele, Corso Italia, via Roma, piazza San Francesco.
Ore 14.00 - Terzo colpo di mortaio.
Nelle chiese di quartiere avviene la benedizione dei Giostratori e degli armati:
Porta Crucifera Chiesa di Santa Croce
Porta del Foro Chiesa di San Domenico
Porta Sant'Andrea Chiesa di Sant'Agostino
Porta Santo Spirito Chiesa di Sant'Antonio (Saione)
Ore 14.30 - Ritrovo di tutti i figuranti in Piazza San Domenico
Ore 15.00 - Quarto colpo di mortaio.
Partenza del corteo storico verso il Duomo.
Il corteo percorre via Sassoverde e via Ricasoli.
Ore 15.15 - Benedizione impartita dal Vescovo, accompagnato dalle insegne guerriere trecentesche del vescovo Ghibellino Guido Tarlati, sul sagrato del Duomo ai Cavalieri ed ai Giostratori.
Ore 15.30 - Sfilata del corteo storico per raggiungere Piazza Grande.
Il corteo percorre via Ricasoli, via dei Pileati, Corso Italia, via Roma, Piazza Guido Monaco, via Guido Monaco, Piazza San Francesco, via Cavour, via Mazzini, via Borgunto.
Ore 17.00 - Quinto colpo di mortaio.
da qui in avanti la manifestazione è a pagamento
Ingresso in Piazza Grande degli Sbandieratori della Giostra e loro esibizione.
Ingresso in Piazza Grande del corteo storico, al suono di trombe, ocarine ed al rullo di tamburi.
Ingresso in Piazza Grande dei gonfaloni con gli emblemi della Città, del Comune, del Popolo di Arezzo e di quelli di parte Guelfa e Ghibellina.
Ingresso in Piazza Grande degli armati dei Quartieri e degli otto giostratori.
Ingresso in Piazza Grande dei cavalieri di Casata, rappresentanti l'antica nobiltà e loro schieramento sulla lizza.
Lettura della disfida di Buratto da parte dell'Araldo.
Saluto degli Armati al grido di Arezzo.
Esecuzione dell'Inno del Saracino da parte dei Musici della Giostra.
Prima serie di carriere contro il Saracino.
Seconda serie di carriere ed eventuali carriere di spareggio fino alla proclamazione, da parte dell'Araldo, del Quartiere vincitore.
Consegna della Lancia d'Oro al Quartiere vincitore da parte del Sindaco di Arezzo.
Te deum di ringraziamento del Quartiere vincitore in Cattedrale.
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