E' il 12 Giugno 1646 e siamo nello specchio di mare di fronte a Porto Santo Stefano.
Si affrontano:
la flotta attaccante francese comandata dall'Ammiraglio Duca Armando di Brezé (+ 13 Giugno 1646) e successivamente dal Conte di Ognon
la flotta difensiva spagnola comandata dall'Ammiraglio Pimiento e successivamente dal Conte di Montalto
Nell'Aprile dell'anno 1646 la flotta francese con comandante supremo il principe Tomaso di Savoja e con comandante operativo l'Ammiraglio Duca Armando di Brezé partiva dai porti di Tolone e Marsiglia con destinazione lo Stato dei Presidi all'Argentario.
Dopo oltre un mese di navigazione i francesi entrarono nel golfo di Porto Santo Stefano.
Entrati nel golfo le foreze francesi si dividono: la flotta si pone di fronte al forte di Santo Stefano mentre le truppe da sbarco al comando del Maresciallo di Uxelles prendono terra sotto al poggio di "Tre di Natale".
L'italiano Tobia Pallavicino, maestro di artiglieria per la flotta francese, posiziona le cannoniere pronte per il fuoco.
La battaglia ha inizio.
La strategia è semplice e chiara l'Ammiraglio Duca Armando di Brezé è sicuro di sbaragliare in un lampo le difese spagnole che invece resistono.
L'Ammiraglio, che non si aspettava una così forte resistenza, si fa anche sorprendere dall'arrivo della flotta spagnola dell'Ammiraglio Pimiento che era in rada a Porto Ercole.
Per i francesi le cose si complicano e non di poco.
Il Duca di Brezé (che forse era anche Conte di Fronsac) dispone in linea le sue navi:
- a sinistra i vascelli provenzali del Cavaliere Vinciguerra
- al centro il grosso con Lui ed il suo vice Ammiraglio il Conte di Ognon
- a destra il Conte di Bellicare
Gli spagnoli / napoletani rispondono con:
- a sinistra la Capitana di Sicilia con le sue galee
- al centro la Capitana Reale (vascello) e le galee di Sardegna
- a destra la Capitana di Napoli con le sue galee
Siamo alle prime ore dell'alba del 13 Giugno.
Gli spagnoli sono con il vento in poppa (dimenticavo la battaglia è fatta con velieri) ed il Duca di Brezé fu costretto ad una manovra diversiva per prendere il sopravvento ... ma la manovra (che era più diversiva che altro) non riuscì.
La battaglia fa subito la vittima più illustre l'Ammiraglio Duca Armando di Brezé viene ucciso da una cannonata spagnola.
Lo sbandamento è grande ma immediatamente il vice Ammiraglio il Conte di Ognon prende il comando della flotta francese.
Il secondo giorno di battaglia finisce oltre l'oscurità senza vincitori e vinti.
Il 14 Giugno altre navi spagnole / napoletane comandate dal Conte di Montalto lasciano, insieme alle superstiti della battaglia del giorno precedente, la rada di Porto Ercole, ma arrivate a Punta Lividonia un'amara sorpresa: le truppe di terra francesi avevano conquistato Porto Santo Stefano e su di esso, e fino al 1735, sventolarono i fiordalisi di Francia al posto dei gigli di Castiglia.
Oggi di questa grande battaglia navale si è persa quasi ogni memoria ... anche nei libri di storia.
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