A partire dalla metà del XV secolo l'utilizzo militare della polvere da sparo cambiò radicalmente il modo di combattere le guerre.
I nuovi obici, quasi senza fatica, superavano i fossati e distruggevano le mura difensive, sovente ben poco spesse, arrivando a colpire le alte e strette torri dei castelli medioevali.
Questi castelli, che erano andati bene per oltre 1'000 anni difendendo i suoi occupanti dagli attacchi con le scale in legno e le capatulte, diventarono rapidamente inadeguati al nuovo modo di combattere.
Ecco che molti dei castelli, ovviamente scelti tra quelli che meglio si prestavano alla difesa, vennero trasformati realizzando ampi spazi (i bastioni) che permettevano il tiro incrociato e la difesa da ogni direzione.
Per la ristrutturazione della fortezza di San Leo Federico da Montefeltro chiamò l'architetto senese Francesco di Giorgio Martini (1439 - 1501) uno dei maggiori architetti militari dell'epoca ... una vera archistar!.
I lavori iniziarono tra il 1472 ed 1473 ed interessarono tutta l'area.
L'ingresso della fortezza venne realizzato tramite un ponte levatoio che permettava il transito sopra il fossato, non più visibile in quanto da anni perduto.
L'ingresso era difeso dal grande torrione circolare con base a scarpa e dotato di cannoniere mentre per il controllo dell'ingresso era stato realizzato un accesso a doppia porta.
In pratica si entrava, veniva chiusa la prima porta di ingresso e solo successivamente, come la saracinesca di una chiusa, veniva aperta la seconda porta di accesso alla Prima Piazza d'Armi rivolta a sud.
Una seconda porta saracinesca impediva il passaggio alla Seconda Piazza d'Armi rivolta ad ovest tra i due bastioni difensivi.
Da qui la visione di San Leo è ottimale!.
Tramite una porta con arco a sesto acuto si accedeva dalla Seconda Piazza d'Armi alla Terza Piazza d'Armi rivolota a nord - est.
L'ingresso alla Terza Piazza d'Armi conicide con quello del Mastio.
La visita alla Fortezza di San Leo è a pagamento ma, sia per il modico prezzo e sia per la bellezza delle cose che poi si vedono, ne consigliamo vivamente la visita.
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