Risalendo la SS71 Umbro Casentinese, appena dopo l'abitato di Bibbiena, sulla sinistra si trova il bivio per la SS70 e da questa dopo circa 5 chilometri si arriva sotto il Castello dei Conti Guidi di Poppi.
Sull'esistente castello nel 1274 furono fatti pesanti lavori di ristrutturazione commissionati dal Conte Simone dei Conti Guidi da Battifolle e terminati dal figlio Guido da Simone dei Conti Guidi da Battifolle.
Nella piana sotto di esso, nel 1289 si svolse la famosa Battaglia di Campaldino (html file) dove le truppe Guelfe sbaragliarono le truppe Ghibelline e dove il fratello di Simone da Battifolle, il Conte Guido Novello, "se la batte a gambe" con le sue truppe di riserva.
Se sono noti i Committenti della ristrutturazione non altrettanto noti sono stati gli architetti dell'edificio.
Il castello, secondo il Vasari, fu costruito in due fasi distinte:
nel 1274 venne commissionata a Lapo di Cambio dal Conte Simone da Battifolle la destra per chi guarda l'edificio (quella più piccola)
nel 1291 (quindi dopo la battaglia di Campaldino e quindi alla fine del trecento) venne commissionata ad Arnolfo di Cambio dal Conte Guido di Simone da Battifolle la parte sinistra dell'edificio
Su chi era Arnolfo di Cambio c'è molta diatriba:
c'è chi dice che fosse il figlio di Lapo (improbabile)
c'è chi dice che fosse un allievo di Lapo (probabile)
c'è chi dice che fosse addirittura Arnolfo di Cambio da Colle Val d'Elsa il progettista di Palazzo Vecchio a Firenze (improbabile)
A noi chi era interessa poco, però non si può fare a meno di notare la profonda differenza di impostazione tra le due parti: ad un solo ordine di bifore la prima contro i due ordini della seconda entrambe poste dentro arcate a tutto sesto.
Interessante è notare come, nonostante le due parti siano molto diverse, difficimente, se non lo si sa prima, ce se ne accorge al primo sguardo.
All'interno del castello tutto è spettacolare: a partire dalla parete con gli stemmi dei Vicari Fiorentini, alla statua di Simone da Battifolle, per proseguire con la scala lignea del XIII secolo del Turriani (da cui secondo noi si è ispirato Escher), dalla biblioteca con oltre 20,000 "libri", agli affreschi sparsi un po' ovunque ...
Facciamo notare come pochissime sono le scale lignee, arrivate fino a noi dal XIII secolo, in queste splendide condizioni.
Il castello di Poppi è di proprietà del Comune di Poppi e la visita, vivamente consigliata, è a pagamento.
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